Siamo storie. Tutti. Sempre

 

“Siamo storie. Tutti. Sempre. 
Ancor prima di nascere, già lo siamo. Dalla notte dei tempi. 
Anche io lo sono, direi in senso letterale. 
Da piccola scrivevo, inventavo storie e avevo deciso che, crescendo, avrei raccontato la magia che avevo negli occhi, la magia che vedevo e percepivo attorno a me. 
Ecco che lo storytelling diventa strumento di crescita, trasmutazione, divertimento da usare per sè, ma anche in azienda, e sotto l’ombrellone, e con gli amici. 
Come è possibile? 
Semplice: siamo dotati biologicamente di memoria.
 Ma la sfida, la mia magia, è andare oltre il tempo e lo spazio e stare nel PRESENTE.”

Elisabetta Garbarini

“Siamo storie. Tutti. Sempre”. Così inizia la citazione di Elisabetta Garbarini, che potrete incontrare al prossimo Diamond Happy Hour con la sua particolarissima visione dello storytelling e la sua MagiaMetropolitana.

Siamo storie e anche il mio incontro con Elisabetta è una storia che vale la pena raccontare perché ha portato un pizzico di magia in più nella mia vita.

scrittoriEra il 2011 e, prima di conoscere lei, ho incontrato la bellezza delle sue parole.
Al tempo collaboravo con ChlorophyllUniverse.net una giovane etichetta digitale che produceva meditazioni. Oltre che scrivere le mie, dovevo leggere tantissimi testi, spesso molto simili tra loro. Come autrice ero perplessa perché temevo di essere poco originale. Facile con questi pensieri, cadere nel blocco dello scrittore… Scrivevo e cancellavo, meditavo e mi ripetevo “ma questo lo fanno tutti”.

Un giorno capitò tra le mie mani la meditazione di Elisabetta: una ventata d’aria fresca, una leggerezza unica, parole “incantate” capaci di trasportare in mondo magico. Capii che è quella particolare nota che infondiamo al messaggio che crea la differenza. Smisi di ascoltare il brusio della mente e cominciai a scrivere.

Siamo storie, a volte simili a molte altre e questa similitudine crea la possibilità del contatto, della condivisione, ma la vibrazione, il suono, il proprio sentire unico e inimitabile crea quello che poi è diventato la chiusura della vision di questo blog: l’incanto della molteplicità nell’unità. Un anno dopo Elisabetta ha colto sintetizzato e reso unico, un travaglio interiore di anni e mi ha donato queste parole.scrivere(1)

Mentre scrivo mi accorgo che la parola travaglio ben le si addice. Elisabetta è una levatrice, ogni sua parola scritta sulla carta ha il potere di portare alla luce qualcosa di diverso, unico, personale. Definirla scrittrice è riduttivo perché lei ascolta, coglie l’indefinito, scorge attraverso la confusione e il caos interiore che una persona vive, il filo dorato capace di portarti nel tuo magico mondo di Oz e da li finalmente a casa.

Siamo storie è vero. E quanto talento nascosto al loro interno.

Vieni a scoprire il tuo?

 

 

 

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