Essere senz’arte ne parte

di Cristina Garavaglia 

 

 

Quante volte nella vita abbiamo cercato di trovare il nostro mestiere,
la nostra strada, la nostra posizione, la nostra forza e anche il nostro valore?

Può essere un tema che caratterizza la nostra esistenza oppure può essersi trattato solo di particolari momenti come tappe di crescita, cambi di lavoro, nuove relazioni, la nascita di un figlio.

Ma forse ci è capitato e ci sta capitando proprio ora.

E come possiamo orientarci per trovare al meglio la direzione da seguire? A quale forza possiamo attingere ? E quale risorsa possiamo usare?

Un ‘interessante punto di vista ci viene attraverso lo “sguardo” delle costellazioni familiari.

Secondo Bert Hellinger, uno dei padri fondatori di questa tecnica e senza dubbio il più conosciuto, il nostro modo di muoverci nella vita e quindi come rispondiamo alle sue sfide ed alle sue opportunità ci viene dal Padre.

[bctt tweet=”E’ il Padre che prende il figlio dalla Madre e lo espone al mondo. Bert Hellinger “]

Lo conduce nel territorio, lo educa al rispetto delle regole, gli da degli incarichi, dei compiti e gli insegna un mestiere nel senso che gli insegna a fare le cose.

Ed è attraverso questo incontro che il figlio diventa l’erede: apprende e prende dal padre qualcosa che poi utilizzerà e metterà in pratica nella sua vita.

Se guardiamo alle tradizioni ed ai proverbi popolari scopriamo un modo di dire che ci fornisce un ulteriore spunto di riflessione:

Essere senz’ arte né parte

Dal dizionario Hoepli:

  • : non avere né un mestiere né un patrimonio ereditato, quindi non avere una posizione e non sapere fare nulla.
  • La parte è qui citata nel duplice significato di ruolo ricoperto in un’opera teatrale, quindi in senso lato nella vita, e di porzione di eredità. 

E’ qui che possiamo trovare una leva e un cambio di prospettiva. 

E se ci mettessimo a guardare a nostro Padre? Se ci permettessimo di onorarlo e di esserne eredi, cosa succederebbe se provassimo questa posizione e iniziassimo ad agire da lì, dal sentirci figli e figli del Padre?

A trovare in noi le cose che ci ha insegnato?

Come sarebbero le nostre azioni ? 

Proviamoci e mettiamoci alla ricerca del Padre.

Ricordando con umiltà che

[bctt tweet=”A volte cerchiamo qualcosa che non troviamo ma nella ricerca troviamo mille altre cose che non cercavamo . “]

Si potrebbe così riuscire a vedere la ricchezza di queste opportunità trovate e dimenticare lo sguardo accanito e abitudinario posato sulla macanza di ciò che non c’era.

Ci potremmo sorprendere..

A volte si cercava affetto e si è trovato praticità, si cercava sollievo e si è trovato forza, si cercava ribellione e si è trovato integrità, efficienza, valore e chissà che altro …

Raccogliamo quello che troviamo con onore e diventiamone eredi: proviamo cioè ad usare quanto appreso, all’occorenza, nei diversi contesti della vita.

E’ così che si incontra il padre, lo troviamo nel lato umano che stà al di là degli idoli e dei demoni.

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