Le radici dell’amore e della libertà

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C’è un modo differente di accostarsi alle Costellazioni Familiari di Bert Hellinger: non solo la ricerca di blocchi e condizionamenti che impediscono la gioia e la realizzazione, non solo l’osservazione di dinamiche ripetitive nel Sistema Familiare, ma un vero e proprio cambio di prospettiva che può rendere le cose ancora più semplici, leggere ed efficaci.

Questo cambio di paradigma è  l’oggetto della prima serata di Be Inspired, il percorso di Costellazioni Sistemiche e Familiari  (clicca qui per saperne di più).

Ed in particolare:

Cosa succede se invece di guardare a te stesso come la vittima delle dinamiche del passato esistenti nel tuo sistema familiare, comprendi il significato profondo del ruolo che ti spetta come erede?

Che frutti da il tuo albero-sistema?

Jodorosky nel suo libro Metagenealogia rispondendo ad un cliente, che si disperava per le dinamiche del suo albero genealogico, dice: non sono la bruttezza o la bellezza a definire un albero. Per quanto possa essere slanciato e forte, se dà frutti amari e velenosi è un albero cattivo. Per quanto siano contorti i suoi rami  sgradevole il suo aspetto, se dà frutti frutti dolci e nutrienti è un buon albero.

[bctt tweet=”Il frutto definisce l’albero, non viceversa. Jodorosky”]

E’ un cambio di prospettiva importante che da un senso sia a tutto il sistema che alla nostra vita.  Nel momento in cui si esce dal “vittimismo” e si accede ad una Coscienza Superiore Transpersonale, infatti, è possibile comprendere i tranelli/dinamiche presenti nel Sistema e dentro di noi.

Cristina Garavaglia ed io abbiamo identificato questi blocchi con il termine “memorie del passato”.  E durante la prima serata di Be Inspired  costelliamo questo spazio. Lavoro spesso con la linea del tempo costellandola. Entrare nel “campo delle memorie del passato” é differente da quello del passato. Significa cogliere la sfumatura che sono qualcosa di già passato, qualcosa che ci condiziona perché la memoria ancora persiste in qualche parte di noi.

Una memoria che possiamo scegliere di lasciar andare o tenere.

Ogni memoria contiene anche risorse

I partecipanti delle edizioni passate, entrando in quel campo, hanno potuto riconoscere quelle memorie come “cassetta degli attrezzi” a loro disposizione per stare nel presente più consapevoli. Questo movimento ha permesso loro di accedere a due risorse che tutti hanno riconosciuto inscindibili: responsabilità e libertà.

[bctt tweet=”Solo assumendo la responsabilità della propria esistenza, si può accedere alla Libertà”]

Il desiderio inconscio di rimanere quelli che crediamo di essere ci porta nell’incessante ripetizione di noi stessi.

La forza che scaturisce dalla connessione con la parte più vera di noi, sviluppando la capacità di andare oltre la personalità, ci consente di essere pienamente noi stessi.

Ci vuole coraggio, a volte non è semplice, ma i risultati sono incredibili.

Il sistema familiare smette di essere un posto di dolore e diventa un bacino di risorse  a tua disposizione.

La libertà non è altro che un campo infinito di possibilità a tua disposizione per realizzarti pienamente.

E tu quanto ti permetti di vivere il campo infinito delle possibilità?

 


Per approfondire:

Libri

Le radici dell’amore: Costellazioni familiari: i legami che vincolano e il cammino verso la libertà

Metagenealogia. La famiglia, un tesoro e un tranello

Corsi e workshop

Be Inspired, Costellazioni Familiari Milano

Capsule Temporali Familiari per scoprire le risorse all’interno del tuo sistema familiare

3 commenti
  1. maria rivelazione
    maria rivelazione dice:

    un altro libro fondamentale da leggere, secondo me, è ‘senza radici non si vola’, di bertold ulsamer.
    per il resto, che dire? il percorso, come tutti i percorsi di conoscenza di se stessi, è arduo e lungo. del resto, non potrebbe essere altrimenti. ci abbiamo messo una vita, anzi molte vite e molti antenati 😀 , per arrivare dove siamo. però è anche vera una cosa: non è detto che dovremo metterci altrettanto tempo per raggiungere la consapevolezza auspicabile, visto che siamo nell’epoca della velocità (altro che futurismo, quelli facevano solo finta, era una velocità esterna…). anche perché spesso chi arriva alle costellazioni, secondo me, ha già anche fatto esperienze di crescita diverse, in vari campi, e questo ha aumentato ed espanso la coscienza.
    dopodiché io personalmente sono ancora lontana dal ‘permettermi di vivere il campo infinito delle possibilità’, così, come se niente fosse… ma so che mi manca …un click. forse il famoso salto quantico. grazie simona e grazie cristina.

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